Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 31 gennaio 2007 Altiero Spinelli (Roma, 31 agosto 1907 – Roma, 23 maggio 1986) fu un uomo di alta statura morale e politica ed uno dei padri fondatori dell'Europa insieme a Jean Monnet, Robert Schuman, Alcide Degasperi, Konrad Adenauer ed altri. Spinelli partecipò alla lotta clandestina contro il fascismo. Arrestato nel 1927, fu incarcerato per 10 anni e poi inviato al confino per altri 6 anni. Nell'isola di Ventotene scrisse, insieme ad Ernesto Rossi, il Manifesto Federalista, meglio noto come Manifesto di Ventotene, ispirato dalle sue letture sui federalisti inglesi del XVIII secolo. Il Manifesto ha il pregio di tradurre le idee di grandi pensatori europei del passato e della contemporaneità in un programma politico di ampio respiro. Le conclusioni tratte da Spinelli, Rossi e Colorni sono che per contrastare le tendenze espansionistiche dei singoli stati nazionali, è necessario creare un solido stato internazionale che si sostituisca ad essi in materie quali la moneta, la politica estera ed economica e la difesa. Il fine del Manifesto è di predisporre un'Europa federata basata sul consenso e sul più completo appoggio dei popoli cui si riferisce e che la comporranno. Il nucleo centrale della riflessione contenuta nel Manifesto consiste nella creazione di un organismo federale sovranazionale al quale vengano demandati tutti i principali poteri in mano agli stati nazionali. Dopo la caduta di Mussolini, Spinelli ritornò libero e potè partire per Milano, dove creò nel 1943 il Movimento Federalista Europeo (MFE), di cui divenne segretario generale fino al 1962. Fu delegato generale dell'Unione Europea dei federalisti (UEF), a cui il MFE aderì nel 1946, fondò a Roma l'Istituto di Affari Internazionali e partecipò ai congressi di Montreux e di La Haye. Spinelli giocò un ruolo determinante nella genesi del progetto di Comunità europea di difesa (CED), proponendo che l'Assemblea comune della CED ricevesse un mandato costituente. Dopo il rifiuto della Francia di ratificare il progetto nel 1954, contribuì a rilanciare il processo di costruzione europea. Spinelli fu un politico pragmatico. Secondo lui l'Europa non poteva realizzarsi che a due condizioni: da una parte che gli Stati rinunciassero ad una parte della loro sovranità nazionale e dall'altra che il popolo europeo partecipasse alla definizione di una costituzione che fissasse le responsabilità e la forma di una nuova unione fra gli Stati. Venne eletto in più elezioni nelle liste del PCI, sedendo alla Camera dei Deputati dal 1976 al 1983 e al Parlamento Europeo dal 1976 al 1986. Fu nominato membro della Commissione delle Comunità europee nel 1970; si occupò del settore della politica industriale e della ricerca a partire dal 1976. Tuttavia fu come rappresentante del Parlamento Europeo, che la battaglia di Altiero Spinelli si concretizzerà e segnerà definitivamente la storia della costruzione europea. È grazie alle sue pressioni e quelle di un ristretto gruppo di parlamentari di Strasburgo – il cosiddetto “Club del coccodrillo”, fondato nel 1980 da 8 parlamentari - che il Parlamento europeo incaricò una nuova commissione di elaborare una riforma istituzionale della Comunità. La commissione, presieduta da Spinelli, produsse così il trattato dell’Unione che venne poi adottato il 14 febbraio 1984 dal Parlamento europeo con 237 voti favorevoli e 31 contrari. Il trattato rinforzò il ruolo del Parlamento Europeo perché questo viene dotato di un potere di spesa e legislativo, in determinati campi, e deve approvare il programma politico della Commissione europea. Inoltre il trattato introduce due nuovi concetti: la sussidiarietà e la conciliazione, in seno al processo decisionale, delle strategie concorrenti di cooperazione intergovernativa e d'integrazione comunitaria. Nonostante il fatto che il Consiglio delle Comunità non abbia successivamente dato seguito a questo progetto, quest'ultimo fornirà una solida base per il rilancio europeo della seconda metà degli anni 80, che sfocerà nella creazione dell'Unione Europea col Trattato di Maastricht del 1992. In considerazione della ricorrenza dei cent’anni dalla nascita di questo “Padre dell’Europa” e dei cinquant’anni dalla firma dei Trattati di Roma istitutivi della Comunità Economica Europea il Consiglio provinciale impegna la Giunta provinciale a 1. promuovere tra i cittadini trentini, in particolare tra gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, la conoscenza della figura e dell’opera politica di Altiero Spinelli e degli altri “Padri fondatori” dell’Europa. Cons. prov. dott. Roberto Bombarda |
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